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Sito Archeologico

I Proprietari della Villa, Piniano e Melania

Piniano Valerio Severo, di nobile famiglia, i cui antenati avevano ricoperto da tempo immemorabile cariche politiche sempre più prestigiose, sposò Melania Valeria Massima, ultima e quindi unica erede delle immense ricchezze della sua famiglia. I possedimenti terrieri della famiglia Valerii s'estendevano in Spagna, Africa, Britannia, Gallie, Sicilia, Campania, Puglie, Gallia Cispadana e Transpadana (Italia settentrionale). I due rami della famiglia Valerii riunirono così il loro patrimonio con questo matrimonio, celebrato nel 397 d.C.

Nel 403, Piniano e Melania, spinti dai consigli di S. Agostino, S. Paolino di Nola e S. Gerolamo, decisero di cedere i propri beni e liberare gli schiavi. Si trasferirono poi a Gerusalemme dove costruirono dei monasteri. Qui morirono, Piniano nel 432 e Melania nel 439. I loro nomi compaiono fin dal V secolo nel Catalogo dei Santi. La Chiesa li celebra il 31 dicembre.

… non sarà però possibile stabilire un legame sicuro tra la villa tardoantica e la chiesa rotonda di Palazzo Pignano e la nobile famiglia dei Valeri, finché gli archeologi non troveranno a Palazzo Pignano un'iscrizione con il nome dei ricchi proprietari della grande villa.

… tuttavia, cedendo i propri possedimenti e le terre di Palazzo Pignano al monastero di S. Savino in Piacenza, Piniano e Melania sono entrati nella storia e nella leggenda di questo luogo, permettendoci, nel lento fluire degli eventi di 1.600 anni, di ammirare e conoscere ciò che il tempo, gli eventi e l’incuria degli uomini spesso ha cancellato in molti altri luoghi simili a questo posto speciale!

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